sabato 1 dicembre 2012

UNA "SIMPATICA" CENA DAI NONNI

Di solito si pensa che l'arrivo di un figlio sconvolga il rapporto di coppia, ma in realtà quello tra mamma e papà non è l'unico ad essere a rischio in famiglia. Ad esempio il rapporto tra i genitori e i nonni. Adesso non è perché sono incazzata nera con i miei che scrivo questo post, cioè non solo. Diciamo che la cena di stasera mi ha fatto riflettere sull'equilibrio di tutti i rapporti dopo la nascita di un bambino. Io ho la fortuna di avere una mamma giovane, che mi ha avuta a soli 18 anni, con la quale faccio shopping, vacanze e grandi risate. Talmente giovane che alcuni ci prendono in giro dicendo che di testa la mamma sono io (e non sanno quanto è stata vera questa affermazione nella mia vita). Ci siamo divertite tanto insieme e ho sempre amato quel suo essere riservata e mai impicciona nei miei confronti, quel suo fungere da intermediario nel rapporto burrascoso tra me e mio padre, quel suo essere rispettosa dei miei pensieri da sembrare quasi disinteressata a volte. Poi ciao, s'è trasformata. Che le è successo? Semplicemente è diventata nonna. E allora è un continuo controllare. Controllare che la bambina sia vestita bene, con i giusti abbinamenti di colori,  che il culetto non sia rosso, che non abbia febbre/mal d'orecchie/acidità di stomaco, che i suoi vestiti siano puliti ecc. Un giorno mi ha detto: "Portami la roba da lavare della Patonza che io ho la lavatrice migliore, il detersivo delicato, lo sfeltrente, una pozione magica, il Sacro Graal e ti alleggerisco un po' il lavoro". Io l'ho fatto e ho sbagliato, non solo per il bucato ma per tutte le volte che le ho chiesto una mano. Ho sbagliato perché dal momento in cui accetti di farti aiutare, accetti anche che ci mettano il naso, pur se motivati da tutto l'amore del mondo. Se mia madre ha manie di controllo, mio padre è anche peggio. Apprensivo era con me, ossessivo è con mia figlia. 

-Togliglielo quel gioco che se lo mette in bocca è pericoloso.
-Ehm veramente è apposta per i denti...
-Sì vabbè, ma tu togliglielo

Per non parlare del fatto che a Patonza tutto è permesso. Se io avessi fatto anche solo la metà delle cose che combina lei, avrei ricevuto dei culi a non finire.

-Patonza, no! Ti ho detto che non si tirano schiaffi al nonno!
-Eh vabbè ma è piccolina... Non lo fa apposta... Non capisce....

No, è vero. Non capisce perché con lui può farlo e con gli altri no, infatti certe pizze le tira solo al nonno.
Stasera stavamo mangiando mentre Patonza giocava nel box. Lei non ci sta più di 10 minuti ormai, a volte protesta un po' ma poi si rimette a giocare. Per concedermi di sedere a tavola e mangiare velocemente, andiamo avanti così, di 5 minuti in 5 minuti, fino ad arrivare al suo livello massimo di sopportazione che esplode con urla e lancio di giocattoli. Siamo nella fase in cui è preferibile non lasciarla a scorrazzare completamente sola per casa o almeno non in una casa come quella dei miei che non è esattamente sicura per un bambino. 
Faccio per addentare il primo boccone quando entra in cucina mio padre:

-Ehm la bambina sta piangendo 
-Veramente ha solo urlato una volta. Ora mangio e se continua vado
-Ma come, prima mangi?

Mi sarebbe venuta voglia di dirgli "Sì, mangio perché è l'unica occasione che ho per sedermi a tavola, sono in piedi con due yogurt ed è tutto il giorno che le corro dietro. Se proprio vuoi sapere perché piange, vai tu di là ma se ti vede poi te la prendi tu e aspetti che io finisca di mangiare. Altrimenti stai qua, lei non ti vede e si rimette a giocare così mangiamo tutti quanti in pace!". Ovviamente per evitare discussioni sono stata zitta.
Dopo 10 minuti Patonza urla di nuovo.

-Ehm la bambina sta piangendo
-Sì, ho quasi finito. Comunque anche se piange un attimo senza che qualcuno corra subito non succede niente. 

Non. l'avessi. mai. detto.
Scambio di sguardi fugace tra mio padre e mia madre. Sguardo di disapprovazione di mia madre. Mio padre scuotendo la testa dice:

-Noi non siamo d'accordo con il tuo metodo educativo. Bla bla bla bla bla 

Sinceramente dopo la frase di esordio non ho più ascoltato nulla e la mia faccia si è trasformata in un gigantesco WTF?!??!!!
Avrei voluto rispondergli che mi dispiaceva ma che il mio metodo educativo rimaneva quello e che loro erano pregati di smetterla di boicottarlo continuamente. Ho lasciato perdere perché su questo discorso abbiamo già speso troppe parole che si sono trasformate in discussioni. E poi perché in questi giorni mi accendo come un fiammifero.
I nonni sono una risorsa incredibile d'amore e il loro aiuto è prezioso. Io sono stata cresciuta per 26 anni da due nonni meravigliosi che sono stati il grande amore della mia vita e che mi mancano ogni giorno. Nessuno meglio di me può conoscere la forza del legame tra nonni e nipoti, ma vorrei solo che i miei genitori (o i miei suoceri) non mettessero in continua discussione il mio modo di essere madre. Io non sono perfetta, come non lo sono stati loro con me, ma voglio provare ad essere una buona madre e ci voglio provare a modo mio. I consigli sono ben accetti, per carità, ma la perenne disapprovazione, ecco, anche no!

22 commenti:

  1. Si dice che i figli sono di chi li fa, come dare torto a questa affermazione?

    Ci sono Paesi nel mondo in cui i nonni vivono la loro vita, senza prendersi cura dei nipoti (personalmente lo trovo esagerato, essendo stata cresciuta anche io, in parte dai miei nonni, ma non voglio ricadere in un assolutismo culturale...)
    Godersi tanto o godersi poco i figli dei figli, giusto o sbagliato che sia, il metodo di educazione dei piccoli di famiglia spetta solo ai genitori e a nessun altro. Avere dei dubbi è lecito, chi non ne ha avuti durante la crescita di un figlio? Diventare una figura di riferimento vuol dire anche questo. I nonni possono limitarsi a dare consigli ma niente di più. Essere genitore non è facile per nessuno eppure, nonostante i dubbi che ci pervadono, sappiamo benissimo dentro di noi qual'è la strada migliore da percorrere. Ed è quella che più si avvicina al loro benessere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che i nonni italiani facciano parte della tipologia dei più "partecipi" ed è una cosa positiva quando non si invade lo spazio dei genitori... ;-)

      Elimina
    2. concordo! :) (e ti farò sapere tra qualche anno perchè adesso non posso ancora parlare :/) :D

      Elimina
  2. Sei stata bravissima per essere una che prende fuoco facilmente. Io non ti posso essere di aiuto perché i suoceri non li ho e i miei da quest'anno non ci sono più (e comunque stavano a trecento chilometri di distanza).
    Credo che in tutto ci voglia buon senso, il quale buon senso vale in entrambi i versi (nonni verso genitori e viceversa): c'è un problema però. Il buon senso non si compra a etti dal salumiere. Per il bene di tua figlia, e finché i commenti non vengono fatti in presenza della bambina, credo che siano sopportabili.
    Un abbraccio e buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo con te, ci vogliono compromessi, buon senso e tanta pazienza! Proprio perché vorrei che mia figlia vivesse l'esperienza che ho vissuto io con i nonni, oggi ho preparato una teglia di lasagne e le ho portate loro come segno di pace :-D
      Un abbraccio!

      Elimina
  3. Hai perfettamente, libere anche di sbagliare. I miei si sono intromessi poco, vivevano lontani e li vedevo poco. I miei suoceri hanno sempre vissuto sotto di me, quindi la loro presenza è costante, sia come aiuto, sia come consigli, che devo ammettere, mai insistenti. Io li ascolto e poi faccio come credo. Loro ascoltano i miei e poi fanno come credono, tutto sempre nei limiti e nel rispetto del ruolo genitori/figli e nonni/figli/nipoti, ovvio. Un buon compromesso, no??? ;)

    RispondiElimina
  4. Hai scritto la frase chiave di tutto: ascolto e poi faccio come credo. Dovrebbero farne delle calamite da frigo da regalare alle neo mamme. Io finalmente l'ho imparato, ma ci sono delle volte che faccio fatica! ;P

    RispondiElimina
  5. siamo sicure di non avere la stessa madre?! mi riconosco tantissimo in quello che scrivi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche io in quello che scrivi tu! saremo sorelle separate alla nascita? ;-)

      Elimina
  6. Cara Mamma, dimentica per un attimo il nervoso della "simpatica cena dai nonni" e goditi un piccolo premio per te! Devi solo passare sul mio blog e leggere il mio ultimo post "Una Quasi Mamma Affidabile" :)

    RispondiElimina
  7. Vengo direttamente dal blog di Mamma di Prince, e sono incappata in questo bel post. L'argomento credo tocchi tutte, perché ognuna di noi, ha dei genitori e/o suoceri che con l'arrivo del nipotino si sono trasformati così tanto da non sembrare più di questo pianeta. All'inizio non capivo e mi incazzavo, per d più io parlavo, alla faccia della pace familiare.....poi ho capito, anzi meglio ancora, ho ricordato.....ho ricordato che per me i miei nonni erano questo...portatori di valori e cultura diversa, ovviamente di educazione differente, la loro casa era la casa dei vizi, dove la cioccolata in più era scontata,il capriccio perdonato e la sgridata inesistente. Credo che sia un ciclo, una procedura uguale per tutti, a cui non dobbiamo rassegnarci, ma forse un po' adattarci. Tra l'altro i nostri figli sanno perfettamente distinguere con chi possono ottenere tutto ciò che vogliono e con chi no, sanno dove tutto e' permesso e dove invece ci sono regole. Loro sono nonni, sono rinati con l'arrivo di un nipote, chiudiamo un occhio che ne dici?!?!? ;-))))).....piacere di conoscerti sono Mamma Piky, continuerò a seguirti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo e penso che sia anche una questione di tempo. Quando mia figlia sarà in grado di capire la differenza tra genitori e nonni sarà tutto più semplice :)
      Il piacere è mio, vado a fare un giro sul tuo blog!

      Elimina
  8. ciao sono nuova del tuo blog...proprio questo fine settimana c'erano da me i miei genitori e di fronte a una scenata di capricci della mia peste come sempre per mio padre lei doveva avere tutti i mali del mondo e non sia mai che io mi azzardi a dire che sono solo capricci perchè mi mette su un muso che la metà basta...a volte gli vorrei rispondere "papà,ebbbbasta!"

    francy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi sa che siamo tutte sulla stessa barca! Sfoghiamoci sul blog per non sfogarci con loro! ::)

      Elimina
  9. Uh che nervoso!!! anche i miei hanno questo modo di fare per alcune cose: guarda che il bambino ha aperto l'acqua da solo. non vai? Guarda che il bambino piange, non vai?
    Guarda che sta salendo sulla sedia, non vai?
    MA CHE CAVOLO! sto dietro a sti figli ogni santo giorno da quasi 5 anni e tu li vedi 4 volte all'anno. MA VUOI MUOVERE QUEL SEDERE E FARE IL/LA NONNO/A e intervenire anche tu qualche volta?!? e lasciami tirare il fiato un secondo... ma niente, non lo capiscono e come te, anche io mi bado bene di dirglielo.

    RispondiElimina
  10. I miei invece abitano al piano di sotto... Per fortuna non sono invadenti nel senso che non vengono mai a casa mia se non chiamati ed è una comodità averli vicini, però quando Patonza è a casa loro... AIUTO!!!! Comunque mi consola vedere che tante mamme devono mordersi la lingua proprio come me ;-)

    RispondiElimina
  11. Io sono capitata x caso, ho letto un po' di post e potrei essere la tua fotocopia, nonni al piano di sotto con lavatrice migliore compresa :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo anche un'altra cosa in comune: anche io scalo in falesia! O forse sarebbe meglio dire scalavo perché da quando è nata Patonza ho appeso scarpette e magnesite al chiodo... :(

      Elimina
    2. si, forse é meglio se uso anche io il passato.... ;)

      Elimina
  12. @mammachestronza e @marimeri: anche voi arrampicate? Anche io (da quando è nato il nano poco, ma meglio di niente)..già sento un'affinità.
    Poi, che dire, io non sento questo problema con mia madre (mio padre, però, era apprensivo come padre, è soffocante come nonno, ma non c'è spesso quindi passi. In compenso, il rapporto con i suoceri, già teso, è diventato un disastro e si sta deteriorando ogni giorno di più.
    Non critiche dirette, ma l'aiuto fatto pesare come un macigno e spandierato a destra e manca come una gentil concessione (n.b.tengono il nano un paio di mezze giornate a settimana, mai di più), l'impegno a fare tutto ciò che ho detto loro NON VOGLIO FACCIANO con mio figlio, dirmelo con aria di sfida e, soprattutto, il continuo confronto con gli altri due nipotini, che vengono sempre prima e chiamano "i nostri"..ma i nostri cosa? Lui non è vostro nipote??!!Come avrai capito, il tema mi tocca moltimssimo.
    Comunque, purtroppo credo il nodo sia qui: quando accetti di farti aiutare devi accettare che ci mettano il naso e basta.
    Quanto ai vizi, tutti dicono che i banmbini sanno distinguere i nonni dai genitori ed adattarsi alla situazione: io ci conto!!!!

    www.mammavvocato.blogspot.it

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, come dicevo a marimeri, io ormai non arrampico da un po' ma le scarpette sono sempre lì accanto al tacco 12 e io ogni tanto guardo sia le une che le altre e penso "Dai che prima o poi le indosserò di nuovo!".

      Elimina