martedì 5 novembre 2013

CIAO, CI SONO

Ciao, ci sono.
Questo è quanto voglio dirvi in questo post. Volevo lasciare solo il titolo ma poi mi sembrava un po' pochino soprattutto da una che ha sempre criticato la stitichezza verbale.Sono passati mesi e mi sembrava di non aver nulla da raccontare, poi pensandoci invece di cose ne sono successe parecchie ma mi sono fatta prendere dallo scazzo rimandavo sempre. Siccome è un periodo in cui a detta di tutti abbaio e mordo e non sono per niente simpatica, concentriamoci su qualcun altro. Ovviamente parliamo di Patonza che invece di simpatia ne ha in abbondanza. L'estate trascorsa la chiameremo "l'estate di capricci": se avevo aperto questo blog perché ironicamente pensavo che mia figlia fosse un po' stronzetta dalla nascita, ecco ad oggi posso confermare che avevo visto lungo. Sono stati mesi di urla, capriole per terra e fughe da locali pubblici. Perché? Bah, a volte anche solo perché il cracker non era perfettamente intero ma aveva un angolo smussato o sciocchezze del genere. Sciocchezze per noi che però per lei dovevano avere un'importanza tale da farla infuriare. Il punto era che quello che andava bene una volta poteva essere motivo di disperazione la volta successiva. In questo bel clima di serenità, la nostra famigliola ha deciso di andare una settimana al mare con zia Vera, zio Vero e prole composta da bimba settenne e da bimba quasi unenne (che poi dici che uno non se le va a cercare...). A parte l'ansia da ristorante, a parte il terrore che mia figlia facesse fuori mia nipote, l'avere la camera a pochi passi dalla spiaggia ci ha aiutato a gestire situazioni che rischiavano il degenero... grazie anche a vicini di ombrellone che non si facevano gli affari propri ma guardavano i nostri rimproveri con aria di disappunto. Non stiamo nemmeno a sottolineare che zia Vera probabilmente aveva un'aspirapolvere portatile nella borsa visto che i suoi teli erano immacolati nonostante la spiaggia sabbiosa. Chissenefrega direte voi... eh ma provate a tenere lontana Patonza con i piedi impanati nella sabbia dai teli della zia o dalla piscinetta gonfiabile della cugina riempita con acqua limpida. Non aggiungo altro, credo che avrete capito che le nostre vacanze non sono state esattamente rilassanti. Comunque è stata anche l'estate delle prime frasi sensate e dello stupore, una grande emozione oltre che a un sacco di risate. Immaginate Patonza che in spiaggia indica con il ditino un gruppo di persone urlando "Cojoni! Cojoni!". Immaginate l'imbarazzo e la mia faccia. Immaginate poi le mie risate vedendola indicare in cielo degli aquiloni e gridare "Ohhhh! Beji cojoni!". Ah ecco cosa voleva dire!

7 commenti:

  1. adoro patonza...davvero!!! e continua a raccontarci le vostre avventure...!!! un abbraccio Rà di nonsoloincinta <3

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    1. Ciao Rà! Ora che ha iniziato a parlare avrei davvero tante cose buffe da raccontarvi, spero di trovare più tempo (la voglia di scrivere sta tornando!). un abbraccio a te e al piccolino!

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  2. Lo stupore, lo stupore di fronte a quelle frasi è ciò che voglio ricordare!!! ;) un abbraccio!

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